La comodità è il cimitero della consapevolezza!
Interessante! E’ una frase, forte, che ho trovato nel libro che sto leggendo: “Usare il cervello del cuore” di Annie Marquier casa editrice Amrita. Chi volesse leggerlo è un libro altamente istruttivo. Come al solito leggo libri che diano informazioni utili, innovative, che ci possano aiutare a comprendere cosa e perché ci sta accadendo, ciò che viviamo.
Sapete già, perché l’ho ripetuto tante volte, che tutti noi abbiamo un arredo completo di convinzioni che ci permettono di muoverci nella vita, però attenti!!
Proprio ciò che ci portiamo dietro è sempre attivo e le tue vicissitudini sono proprio il risultato di quell’arredo. Puoi dire fin che vuoi, che non credi……….., ma se ti succede………..tu lo hai attirato, creato, anticipato. Le nostre abitudini, le tue consuetudini, sono delle calamite potenti, attirano proprio ciò di cui hai paura, temi, o credi fermamente, anche se ti sembra, o potresti giurare che assolutamente non credi!
Non importa, è comunque tutto registrato nel tuo cervello e DNA, non puoi scappare!!!!! Inutile recriminare, colpevolizzare tizio caio o il tempo, non sei vittima di nessuno, all’esterno di te, mentre sei tu, troppo distratto, che non ricordi onestamente le tue fedi, o le tue profonde paure, sui diversi temi della vita, tipo salute, relazioni, società, mondo del lavoro ecc.
In pratica siamo noi a fare tutto. Diventa vitale attivarsi. Abbiamo tutto con noi sempre, quindi non è impossibile! Quando mi succede qualcosa di inaspettato, mi chiedo sempre: Ma cosa credo riguardo a….? E’ importante porsi domande utili, non costa nulla. Farsi domande è utile, perchè si può risparmiare denaro, paure, tichet ecc.
Inutile, la comodità non porta a nulla di buono, non ponendoti domande, sei portato a credere a qualsiasi stupidaggine, la mancanza di consapevolezza ha un costo e lo paghi solo tu!! Se non hai timore di ammalarti, continua così, ma se hai un timore, anche piccolo, attivati, poniti domande, solo così puoi scoprire che non è difficile uscire dalle abitudini. Chiediti: “ ma questa abitudine, se la perseguo dove mi porta?”, hai quasi immediatamente in te una risposta e puoi inventarti un’azione diversa, per lo meno, puoi provare, sperimentare e trovare una via diversa dalla tua solita modalità.
Non è certo, che ciò che fai nel lavoro, nella tua relazione, con gli amici, abbia solo quella modalità, per essere eseguita, svolta, vissuta, puoi sicuramente, trovare altre possibilità, azioni, più valide, utili, interessanti. Cambiare le tue sequenze, i tuoi riti, stimoli nuovamente la tua creatività assopita, da ciò che a lungo andare è diventato noioso. Il nuovo, è fuorviero di idee inesplorate, fuori dai tuoi limiti, le scoperte avvengono così! Agire, sperimentare, senza giudicare, criticare.
Criticarti perché hai fatto un errore, non è utile. Gli errori sono inevitabili, li dobbiamo fare, sono l’unico modo che abbiamo per imparare. L’educazione che abbiamo ricevuto tutti, non ci è di aiuto in questo campo. Agli errori seguivano sempre forti sensi di colpa, poi?…. Giudicare non aiuta a procedere, diventa necessario cambiare , cominciare dalle piccole cose che ci succedono, osare piccole azioni nuove, senza aspettasi chissa chè.
Non è importante pretendere subito risultati eclatanti, ma è invece utile, osservare, sentire cosa succede di diverso in te, quando ti sposti dal solito, dall’abitudinario. Imparare a non criticare, giudicare il tuo operato, è sano e ti mantiene sano, perchè, libero di modificare la prossima azione, creando vie cerebrali nuove e modificando il tuo DNA. Cominciamo tutti ad attivarci, cambiando noi per primi, per vedere nascere qualcosa di nuovo tra di noi!
Roberta Rambaldi sempre vigile!!