Togliere valore all’ego

28 Novembre 2015 |

Togliere valore all’ego

Estate, per me vuol dire leggere di più e da quando ho seguito il percorso e completato, di DMOKA, ho conosciuto gli insegnanti, i quali avevano già scritto 2 libri, uno dei quali è Alchimia Quantica scritto da Gilles Placet. Libro molto interessante, dove ho potuto verificare la continuità del mio percorso. Sono insegnante di Avatar, cammino molto interessante e soprattutto liberatorio, leggendo questo testo ho ritrovato concetti che conosco dal 1997 e che appunto insegno. La conoscenza vera, non ha confini, è universale la ri-trovi in molti altri linguaggi, forse per alcuni, più facili o abbordabili, ma il contenuto è lo stesso. In una pagina ho letto queste righe: Uscire dalle paure per liberare il nostro ego “Le paure sono molto legate al fatto di aver perso la nostra vera natura e di aver sviluppato una pseudo personalità al fine di rispondere alle pressioni e ai condizionamenti familiari, culturali, e così via: le credenze sono alla base dei nostri condizionamenti. Per uscire dalla “disgrazia” occorre disfarsi del libro delle credenze e riscrivere la nostra guida attraverso una nuova visione del mondo. Questo l’ho letto alla pag.33.

Cosa ne dici, tu che mi leggi, è interessante! Si, ma come si può fare? Se non vuoi fare corsi, è più lungo e tortuoso, ma se insisti e sei costante ci potresti riuscire! Per me è stato più facile dopo i vari corsi dove ho potuto imparare strumenti, esercizi, che potevo usare in qualsiasi momento o luogo. Una delle prime cose da cominciare a fare è cessare il giudizio, se riesci anche solo per un momento ad osservare in silenzio, senza lasciar lavorare la mente, scopri la vera libertà. E’ sufficiente un momento, ma è un momento d’oro, perché assapori qualcosa che nessuno ti potrà regalare o dare, la puoi vivere solo tu. Prova a riflettere, il giudizio è davvero limitante, una volta espresso cosa vedi, non vedi più nulla nient’altro che ciò che hai proferito. Non permette di conoscere, non puoi più andare oltre. Questo diventa utile anche verso la tua salute. Tu fai un lavoro, non conosci Anatomia, Fisiologia, Biologia, conosci altro, ciò che pensi di sapere sono i giudizi di altri che hai adottato. Non è sano, con queste pseudo conoscenze tu poi non ti poni più domande, bevi tutto ciò che viene detto, ma senza mai farti domande e verificare se per te è vero. Così ci si addormenta ed è comodo che altri pensino, decidano per te. Bhe, per me non va assolutamente bene, una cosa del genere mi ricorda periodi bui della storia, che dovrebbero essere lontani e dovrebbero aver insegnato?!? Allenati a vivere momenti di silenzio giudicante, si aprono possibilità, ti cominci a permettere di andare oltre ciò che vedi in quel momento cominciando ad imparare anche ciò che non ti aspettavi. Per me non giudicare mi ha permesso di ascoltare davvero la persona che si rivolge a me per un semplice dolore e di conseguenza essere più precisa e rispettosa. Poi come ci possiamo permettere di giudicare, quando non conosciamo nulla di ciò che stiamo giudicando, non siamo lì dentro a quella cosa o situazione, immaginiamo, ma non è la realtà, è solo ciò che crediamo. Davvero bisogna essere cauti e attenti se non vogliamo poi essere noi stessi giudicati, se siamo noi i primi diamo la possibilità ad altri………….

Roberta Rambaldi in Allenamento

Pubblicato in Tecnica di Harry Palmer

Gestione del corpo

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