In questo periodo di immenso caldo, i ventilatori e i condizionatori vanno alla grande!! Per me sono la salvezza!!
Trovo però persone che hanno difficoltà a riflettere sui condizionamenti subiti o ricevuti.
I condizionamenti di cui intendo parlare sono quelli riguardanti i ventilatori ed i condizionatori.
Ci sono in giro pregiudizi nei confronti di questi strumenti di salvataggio in periodi come questi.

Il loro aiuto è molto importante, rinfrescando l’ambiente di lavoro la tua attività mentale rimane buona, il lavoro lo esegui correttamente.
In un ambiente caldo dopo un po’ non riesci più ad essere attento, hai una iper-sudorazione con relativa perdita di importanti minerali.
Questi sono già due primi problemi sui quali riflettere, il bere acqua, che viene suggerito non è sufficiente a ripristinare minerali e attenzione.
Abbiamo quindi già 2 problemi.

Il terzo è dato dall’idea, poco intelligente, che l’aria fresca “fa male” a qualche parte del corpo.
L’aria fresca ti mantiene vigile sul lavoro, dici poco?!
Comunque se pensi che l’aria fresca ti faccia male, hai ragione, perché se la senti dopo ti viene un dolore e quel dolore è la verifica, la prova che ciò che credi è inesorabilmente Vero! Giusto?

Ora vediamo un po’, io Roberta e credo non solo io, crediamo in modo diverso.
Se non avessi il ventilatore o il condizionatore io non sarei lucida, lavorerei male, per il lavoro importante che svolgo non sarebbe una cosa buona.
Il ventilatore è dove sono io, così sto bene posso svolgere tranquillamente la mia arte.

Non si manifestano dolori di nessun genere.
Chi sta meglio, tra me e chi la pensa diversamente?
E’ solo una questione di idea, convinzione ecc.. Non altro.
Ognuno ha la verifica di ciò che pensa, crede.
Non esiste altra differenza!
Se il tuo progetto è stare bene ma pensi che il condizionatore ti fa male, avrai la prova che il condizionatore ti fa male, perché è l’idea più forte.

Ricorda: Le idee in cui tu credi sono attive sempre, anche se non le ricordi, è il DNA o il Cervello che le fanno funzionare.
Noi crediamo di essere tanto forti, in realtà non lo siamo, i programmi Biologici o Cerebrali che abbiamo lasciato entrare, senza chiederci quali conseguenze avremmo subito, sono SEMPRE attivi anche se non li ricordi.
Gli eventi che si presentano nella nostra vita, sono la dimostrazione del nostro bagaglio di concetti che abbiamo acquisito, consapevole o non.

Grazie ai problemi, tu sei obbligato a riflettere costruttivamente, non a subire ciò che succede.
Subire, avendo capacità, inattivate, solo perchè ancora non scoperte, non è da furbi.
Quando un evento disturba la tua apparente tranquillità, è perchè hai già attivato la possibilità dell’ arrivo di un problema, con un pensiero qualunque, per poter trovare la risoluzione che serve alla tua evoluzione, consapevole o no.

Puoi smettere di subire o “arabbiarti”, devi però cambiare atteggiamento. Giudicare buono o cattivo, giusto o sbagliato non ti porta da nessuna parte, anzi non aiuta la tua lucidità a vedere la risoluzione che è già presente nel problema che stai vivendo.
Forse puoi pensare che cessare anche solo per un momento il giudizio/critica sia poco facile, ti assicuro che è molto possibile, basta farlo, solo così potrai verificare la possibilità reale e contemporaneamente scoprire qualcosa di utile per cominciare.

Un piccolo suggerrimento con questa domanda, che ti puoi fare quando accade qualcosa che non ti piace proprio: Se mi sta succedendo questo, io, cosa credo?? Che idee ho riguardo questo?
Se osservi, senza giudizio ed onestamente, qualcosa puoi cominciare a scoprire e solo dopo potrai cominciare a modificarlo.
Non è importante iniziare con grandi azioni, sono le piccole che ci sorprendono.
Serve solo ricordare che non siamo noi a gestire i nostri pensieri, convinzioni, bensì loro, per il semplice motivo che non li conosciamo tutti.

Nessuno ci ha aiutato a cambiare le idee che avevamo quando eravamo neonati, poi bimbi, poi adolescenti, poi ragazzi ecc.. quante ancora da scoprire e cambiare, per smetterla con la sofferenza! Sta solo a te scegliere!
Roberta Rambaldi “Furbina”